Prima di conoscere le strategie migliori per migliorare la Brand Awareness e i vantaggi di cui può beneficiare un eCommerce è opportuno chiarire cosa si intende per consapevolezza di marca.
A proposito di questo aspetto è necessario sottolineare che la suddetta traduzione italiana, seppur molto diffusa, rischia di essere riduttiva e di non cogliere tutte le sfumature del concetto anglosassone, che fa riferimento alla consapevolezza, alla conoscenza o alla notorietà di un brand all’interno del suo target di riferimento.
In termini più pratici, come già accennato, la Brand Awareness misura il grado di familiarità che i consumatori hanno con il marchio. Bisogna distinguere, a questo punto, tra Brand Awareness e Brand Reputation. Mentre la prima fa riferimento solo al livello di conoscenza e notorietà che i consumatori hanno del brand, la seconda introduce l’aspetto qualitativo, riferendosi invece al modo in cui viene percepito il brand dai consumatori in termini di reputazione e affidabilità.
Ora che è più chiaro il significato di Brand Awareness è necessario sapere come essa si misura. Uno strumento teorico molto prezioso in tal senso è la cosiddetta Piramide di Aaker. Il modello teorico elaborato dall’economista David Aaker individua 4 differenti livelli di notorietà:
In termini pratici, le aziende misurano la Brand Awareness con una serie di test specifici: i test di Brand Recognition sottopongono alle persone una serie di indizi (come, per esempio, il logo o lo slogan) e misurano la facilità con cui le persone riconoscono il brand e lo collegano alla categoria merceologica di cui si occupa. Nei test di Brand Recall, invece, alle persone è richiesto di elencare quali marchi associano a specifiche categorie merceologiche, senza indizi o stimoli esterni: il brand citato per primo in questi test è il cosiddetto “Top of mind”. La Brand Salience, invece, misura la considerazione del marchio nelle situazioni reali di acquisto.
Per un eCommerce, la misura della Brand Awareness passa soprattutto dall’analisi di alcuni KPI specifici, a partire dal traffico diretto verso il sito stesso (cioè il numero di persone che accedono all’eCommerce in modo diretto, senza passaggi intermedi).
Anche i volumi di ricerca su Google possono essere molto utili: monitorando le giuste parole chiave (come il nome del marchio più il nome del prodotto venduto), per esempio, è possibile misurare la consapevolezza del brand e l’eventuale crescita del livello di interesse nel corso del tempo.
Le menzioni del brand sui social media e, più in generale, su Internet sono un altro indicatore molto importante per chi desidera misurare la Brand Awareness.
Allo stesso modo, anche i link in entrata all’eCommerce forniscono un’idea precisa del grado di consapevolezza acquisito dal brand.
Infine, è possibile misurare la Brand Awareness di un eCommerce tracciando le impressioni ottenute dalle campagne di marketing.
Le campagne di marketing che è possibile realizzare su Google o sui principali social network hanno tra i possibili obiettivi la “Notorietà”: si tratta di campagne pubblicitarie che hanno il preciso scopo di incrementare l’interesse nei confronti di un marchio, di un prodotto o di un servizio.
Il primo passo per migliorare la Brand Awareness, però, è costruire una personalità forte e chiara e identificare e comunicare al meglio la propria Unique Selling Proposition, cioè l’elemento differenziante che rende unico il marchio.
Per farsi conoscere dai consumatori è possibile mettere in atto una serie di accorgimenti: assolutamente fondamentale è studiare una precisa strategia di ottimizzazione SEO per i motori di ricerca, così da poter intercettare i potenziali clienti dell’eCommerce proprio nel momento in cui manifestano il bisogno o il desiderio di effettuare un acquisto.
Pubblicare guest post su blog esterni permette di ottenere maggiore visibilità sfruttando la notorietà di altri siti. Allo stesso modo, decidere di lavorare con gli influencer può rivelarsi una mossa azzeccata se si desidera aumentare la propria Brand Awareness. A questo proposito è importante sottolineare la necessità di scegliere con cura gli influencer giusti, in relazione al proprio target di riferimento.
Chi ha un eCommerce e intende migliorare la propria Brand Awareness può, inoltre, valutare la possibilità di aprire un temporary shop fisico per promuovere uno specifico prodotto o una nuova linea di prodotti e cercare di intercettare un nuovo tipo di clientela.
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