E-commerce, Gusto Robusto e New Trends
"La prima volta che sono venuta a conoscenza di TeamSystem era il 2011. Da blogger mi occupavo di New Trends. La presentazione che mi inoltrò una collega si chiamava “Projectmoon”: la prima piattaforma cloud per realizzare e-commerce. Prospettava di vendere su Facebook e eBay in modo integrato. Il progetto era davvero pionieristico!
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\r\nNon passò molto che ebbi occasione di provarlo io stessa. Nel 2014 infatti con i soci di Manifactory, un’agenzia di comunicazione specializzata nell’illustrazione, fondammo Gusto Robusto: un movimento volto a promuovere la tecnica di illustrazione digitale vettoriale a forma d’arte.
\r\nInvitavamo gli illustratori che si distinguono nella scena mondiale della grafica a disegnare per noi, con Illustrator, un soggetto originale. Davamo loro una palette colori di riferimento per poi stampare le illustrazioni in tiratura limitata a Pantone. Ogni copia veniva timbrata e firmata in originale. Ci concentrammo sul mettere in piedi mostre ed eventi e nel frattempo ci interrogavamo sulla possibilità di vendere online.
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\r\nRiusciremo a sostenere le spese di un sito e-commerce? Tenerlo aggiornato? Affrontare la logistica?
\r\nA quel punto mi ricordai di Storeden e ricordo che senza difficoltà predisponemmo subito il nostro primo negozio online!
\r\nIn occasione del TCBF allestiamo una mostra di 25 opere a Ca’ Dei Ricchi. All’happening di inaugurazione erano presenti 18 illustratori provenienti da tutto il mondo: New York, Londra, Tolosa, Madrid, Cardiff, …
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\r\nL’esposizione ebbe successo e, nonostante il mondo dell’arte faticasse a riconoscere il valore artistico di “qualcosa fatto a computer”, un curatore ci aprì le porte del suo museo. Si prospettavano mostre in Cina e a Miami. Purtroppo però vendere sui marketplace non era contemplato perché bookshop e gallerie volevano l’esclusiva. Ci stavamo scontrando con un ambiente più rigido di quello che temevamo.
\r\nTuttavia possiamo dire di aver recapitato opere nei in tutto il mondo: un collezionista di Parigi, qualche appassionato da Australia, Svizzera, Thailandia, Inghilterra; ad un famoso produttore hollywoodiano e persino presso la sede di Google.
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\r\nIl web ci permise di radunare tante persone accomunate dalla stessa passione e determinate a riscattare il proprio valore creativo. Rispetto alla Rivoluzione Digitale c’era bisogno di ricordare nuovamente quanto sostenuto da Walter Benjamin in L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica di fronte a forme d’arte come cinema e fotografia, ovvero che innovazione e arte vanno di pari passo.
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\r\nD’altronde oggi mi rendo conto che non poteva andare diversamente perché, come teorizza Neri Oxman, esiste una sequenzialità precisa:\r\n
\r\nOggi i tempi sono decisamente più favorevoli a rendere realizzabile il sogno di lanciare una collezione. Fortunatamente si sta affermando una cultura del valore nella quale si piattaforme come Storeden permettono davvero di raggiungere la propria nicchia in modo accessibile e sostenibile."
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\r\nAnna Rado - Head of Strategy & Innovation - A&M Projects snc
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\r\nNon passò molto che ebbi occasione di provarlo io stessa. Nel 2014 infatti con i soci di Manifactory, un’agenzia di comunicazione specializzata nell’illustrazione, fondammo Gusto Robusto: un movimento volto a promuovere la tecnica di illustrazione digitale vettoriale a forma d’arte.
\r\nInvitavamo gli illustratori che si distinguono nella scena mondiale della grafica a disegnare per noi, con Illustrator, un soggetto originale. Davamo loro una palette colori di riferimento per poi stampare le illustrazioni in tiratura limitata a Pantone. Ogni copia veniva timbrata e firmata in originale. Ci concentrammo sul mettere in piedi mostre ed eventi e nel frattempo ci interrogavamo sulla possibilità di vendere online.
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\r\nRiusciremo a sostenere le spese di un sito e-commerce? Tenerlo aggiornato? Affrontare la logistica?
\r\nA quel punto mi ricordai di Storeden e ricordo che senza difficoltà predisponemmo subito il nostro primo negozio online!
\r\nIn occasione del TCBF allestiamo una mostra di 25 opere a Ca’ Dei Ricchi. All’happening di inaugurazione erano presenti 18 illustratori provenienti da tutto il mondo: New York, Londra, Tolosa, Madrid, Cardiff, …
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\r\nL’esposizione ebbe successo e, nonostante il mondo dell’arte faticasse a riconoscere il valore artistico di “qualcosa fatto a computer”, un curatore ci aprì le porte del suo museo. Si prospettavano mostre in Cina e a Miami. Purtroppo però vendere sui marketplace non era contemplato perché bookshop e gallerie volevano l’esclusiva. Ci stavamo scontrando con un ambiente più rigido di quello che temevamo.
\r\nTuttavia possiamo dire di aver recapitato opere nei in tutto il mondo: un collezionista di Parigi, qualche appassionato da Australia, Svizzera, Thailandia, Inghilterra; ad un famoso produttore hollywoodiano e persino presso la sede di Google.
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\r\nIl web ci permise di radunare tante persone accomunate dalla stessa passione e determinate a riscattare il proprio valore creativo. Rispetto alla Rivoluzione Digitale c’era bisogno di ricordare nuovamente quanto sostenuto da Walter Benjamin in L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica di fronte a forme d’arte come cinema e fotografia, ovvero che innovazione e arte vanno di pari passo.
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\r\nD’altronde oggi mi rendo conto che non poteva andare diversamente perché, come teorizza Neri Oxman, esiste una sequenzialità precisa:\r\n
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- La scienza che scopre \r\n\t
- L’ingegneria rende possibile \r\n\t
- Il Design diffonde \r\n\t
- L’arte irrompe nella vita trasformando una novità in una nuova abitudine. \r\n
\r\nOggi i tempi sono decisamente più favorevoli a rendere realizzabile il sogno di lanciare una collezione. Fortunatamente si sta affermando una cultura del valore nella quale si piattaforme come Storeden permettono davvero di raggiungere la propria nicchia in modo accessibile e sostenibile."
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\r\nAnna Rado - Head of Strategy & Innovation - A&M Projects snc